Parlare dello stile londinese richiederebbe un’enciclopedia.
La capitale britannica è un tale coacervo di culture da essere culla di infinite espressioni stilistiche.
Da Saville Row con i suoi completi impeccabili al punk rock di Carnaby Street, noi ci concentreremo sulla moda avanguardista, anticonformista e un filo gender fluid di East London che viene comunemente definita “urban style”.
Qui si mescolano numerose sottoculture che fondono vari movimenti musicali e artistici.
Il risultato è uno stile vagamente anarchico ma stilosissimo, che predilige le linee asciutte, un po’ alla Mick Jagger, i jeans skinny o i millerighe a zampa, la giacca di pelle e il colore nero.
Il tutto mixato con qualche capo militare vintage trovato a Portobello market e a tessuti a quadri, un po’ punk e un po’ scottish.
Il layering è un’arte prettamente londinese, resa necessaria dal clima imprevedibile, per cui la t-shirt sarà spesso accompagnata dalla camicia aperta e dalla biker jacket, o da un blazer smilzo, meglio se di velluto.
Le scarpe? Beetle boots d’ordinanza o stringate slim, gli anfibi (intramontabili i Dr Martens) oppure le sneakers dal sapore retro.