A New Day

    E così è arrivata l’estate di un anno, il 2020, che certamente non dimenticheremo mai.
    Senza dubbio questi mesi surreali hanno lasciato una traccia. Per alcuni è stata un’epifania, per altri un supplizio. Per altri ancora soltanto una strana pausa.
    Abbiamo vissuto un’esperienza epocale e ci affacciamo cauti al dopo, cercando di riprendere le nostre vite che, forse, non saranno più le stesse.
    E così ciascuno a proprio modo affronta il debutto post-lockdown.
    Noi abbiamo provato a delineare quattro tipologie di reazione alla riapertura:

    #1 L’intimista

    Ha scoperto che le quattro mura domestiche sono la sua dimensione ideale, e che il mondo esterno non hai poi tutto quell’appeal.

    Così trova il modo di trascorrere più tempo a casa, indugiando tra serie tv, yoga in remoto e aperitivi sul balcone.

    #2 Il festaiolo

    Al contrario, c’è chi dopo mesi di isolamento forzato non vedeva l’ora di immergersi a capofitto nel “revenge partying”: inforca la mascherina, magari glitterata, e si prepara per un’estate di balli e drink in compagnia.

    #3 L’ecologista

    Le immagini della natura che, in assenza dell’uomo, fa nuovamente capolino nelle città e riacquisisce il suo splendore ha certamente mosso gli animi dei più sensibili ai temi eco.

    Che non appena possibile hanno deciso, zaino in spalla, di immergersi "into the wild", che sia mare, montagna o campagna, e riassaporare un contatto con la Madre Terra purtroppo sempre più labile.

    #4 Infine il workaholic

    il rallentamento dei ritmi lo ha messo a dura prova e non vedeva l’ora di rituffarsi nel lavoro.

    Indossa il blazer d’ordinanza e decide che non vuole più saperne di andare in vacanza almeno fino al 2021.

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